sabato 23 maggio 2015

Anniversario con sorpresa

Ebbene sì!
E' passato un anno intero dal primo post che ha ospitato parole abbinate al buon cibo. Esattamente un anno fa apriva i battenti il Cafè Littéraire e prometteva di divulgare scritti, opere, frammenti d'arte accompagnati ogni volta da un goloso spuntino preparato per l'occasione!
Io entravo nel mio salottino e presentavo l'ospite del mese. Ospite che con grande pazienza non solo decideva di accettare l'invito, ma di mettersi in gioco pensando a come accostare in modo sinuoso una ricetta ad un brano di letteratura o alla scena di un film. Incantata ogni volta dalla armonia che ne veniva fuori, mi sono più volte chiesta cosa io facessi realmente per queste donne.
Insomma qual è stato il mio ruolo?
Le ho invitate in casa mia e non ho offerto mai niente perché il cibo lo hanno sempre portato loro (!!!), a leggere non sono stata poi così brava perché in fondo la mia voce non è tanto melodiosa da meritarne l'ascolto... la location se la sono anche un po' immaginata, dato che fondamentalmente le ho ospitate in "territorio gatto"! Mi son quindi chiesta per un anno intero quale fosse la mia parte attiva, il mio ruolo in tutto ciò e la risposta ha un po' tardato, ma alla fine è giunta!
Per l'anniversario del Cafè Littéraire ho deciso di chiuderla qui! Sì, insomma... non va bene usufruire della luce riflessa e della fama delle padrone di casa.
Si veda a tal proposito la faccia delle due bimbe pelose qui al lato --->
Quindi mi sono data un tono e ho deciso di piantarla! Basta! Va bene così. L'angolino letterario ha dato il suo meglio e in ben undici puntate si è lasciato seguire e a volte anche amare da un ben variopinto pubblico, mi ha dato un sacco di soddisfazioni e tanti bei regali! Ho potuto conoscere donne fantastiche, caparbie e sensibili, originali e profonde. Insomma mi sono divertita! E' questo il regalo che voglio farmi e farvi: la coerenza!
Se è vero che nell'ultimo anno si sono sprecate parole, complimenti, riflessioni, immagini, capolavori culinari e fantasia, è anche vero che coerentemente a questo gran lavoro fatto debba essere accostato lo spazio giusto.
Io il regalo l'ho creato, ma da brava furbetta ho voluto affiancarvi un po' di suspance. Per dirla all'italiana... un po' di fremente attesa. Un anniversario dura un giorno intero, no? Ebbene io ho un regalo per le mie passate ospiti che durerà per un tempo (in)definito! I ringraziamenti sarebbero  banali, così ho deciso di preparare qualcosa di diverso dal solito! E se l'attesa del piacere (?) è essa stessa piacere, vi andrà sicuramente di ripassare da qui alle ore 17.00, vero?
Come perché?
Eh, perché alle 17.00 oggi attiverò questo link (che prosegue qui, qui e qui)!
Stay tuned!

sabato 16 maggio 2015

Problema

Data una cuccetta X di proporzioni Y e volumetria Z, si dimostri che è possibile riempirla con Gatto A + Gatto B così che entrambi i gatti siano comodi e la cuccetta X non esploda. 

Dati

Cuccetta X

Misure: 41cm x 35cm x 26cm.
Colore: rosa e grigio con peluche bianco
Superficie d'appoggio: 37cm x 26cm
Rivestimento esterno: peluche
Rivestimento interno: pile
Imbottitura: materiale espanso
Fondo: nylon

Gatto A

Razza: Europeo
Colore del manto: nero con una macchia bianca
Sesso: Femmina
Età: 2 anni e 3 mesi
Misure massime: 20cm x 20cm x 70cm
Peso: 3,560 kg

Gatto B

Razza: Siamese
Colore del manto: beige e marrone
Sesso: Femmina
Età: 1 anno e 10 mesi
Misure massime: 25cm x 25cm x 80cm
Peso: 4,580 kg

Svolgimento

Si prenda la cuccetta X (della quale è facile valutare le proporzioni Y come non fisse, in quanto il materiale della stessa è morbido e coccoloso) e la si ponga su una superficie d'appoggio piana ma non dura, in modo che il Gatto A e il Gatto B siano attratti dalla stessa.
Calcolarne quindi il volume.
Calcolare il volume dei gatti.
Constatare che per le leggi non opinabili della matematica, i due gatti pur essendo più lunghi di una bella spanna, hanno dalla loro parte una grande capacità contorsionistica.
Attendere.
All'arrivo dei gatti, preparare una eventuale macchina fotografica, così da creare prove preventive.
Attendere la messa in posa di Gatto A e Gatto B.
Scattare.

Soluzione

domenica 10 maggio 2015

Auguri brioche!

E' mia.

Sei fuori. E' mia.

Non ci pensare minimamente... è solo mia.

Levatelo dalla testa, è mia e basta!

Ma scherzi? E' mia e lo è sempre stata.

Fatti in là. E' mia!

Togliti di mezzo tu... è mia e non si discute!

E' mia!

No, mia!

Hai presente quei graffietti da unghiette sul braccio destro? Ecco, quelli glieli ho fatti io!

E tu hai mai notato quei buchini di dentini sul mignolino del piede sinistro? Ecco, quel morso era mio!

Il pigiamino rosa bucato è stato un mio presente!

La sua maglia preferita color petrolio ora ha tutte le cuciture originali grazie a me!

Mia, ti dico!

Balle! Mia!

Mia!

Mia!

Mia!

Mia!

Mia!

Mia!

Ok, non vorrei dirlo, ma in realtà è mia.

Mammina è tua?
Mammina è tua?

Ah, no ok! Io parlavo dell'ultima brioche!

domenica 3 maggio 2015

Io sono un gatto. Posso farlo.


No, serio! Io non capisco. Proprio non capisco quale sia il loro problema. Cioè dico... che gli cambia? Gli tolgo mica le crocche dalla ciotola? Insomma non ho fatto nulla di male. E' un modo come un altro, questo, di valutare le cose. Osservare da un punto di vista differente oggetti, fatti e persone. Stolto è chi non cambia prospettiva in favore di un miglior gioco di luci ed ombre. Saggio è chi indossa lenti diverse per capire il mondo. O no?


Eppure noto un iniziale interesse. Certo, poi diviene disfatta e collera... ma che posso farci? Sono un gatto (...sssono un gattino, il più carino, il più dolciotto e paperotto...)! Lei mi cerca, quindi mi trova. Poi mi guarda, mi scruta e osserva da lontano. Quindi sorride, poi ride di gusto e chiama lui. Lui mi cerca, mi trova con lo sguardo e sorride. Nasce allora la scintilla del fotografo... e la luce, l'ombra, le sedie  - una sull'altra - il bilico, l'equilibrio precario, un click. "Male, male, male" dice lei. "Ancora un'altra" dice lui. "Vuoi che cada?" lei ribatte. "Certo che no!" si fa lui piccolo. Di nuovo all'opera per immortalare un momento anziché goderselo. Io invece no! Io ho il potere. Io dirigo. Io indirizzo, io sono il motivo. Ed ecco che lei si arrabbia, non capisce. Eppure io sono un gatto! Vorrei dirglielo che sono un gatto! Mi è concesso. Posso farlo. Io vado dove voglio. E se mi si vuole immortalare, il motivo va cercato nel mio esser tale.


Il fatto che io mi trovi tre metri più in alto è irrilevante. Io sono un gatto. Posso farlo.